NARDÒ (Lecce) – La coalizione che sostiene il candidato sindaco Pierpaolo Losavio non fa attendere la replica a quanto affermato dal capogruppo di Andare Oltre Gianluca Fedele, e lo fa con una nota della lista “Svegliati Nardò”, coordinata da Antonio Antico e Paolo Maccagnano, che tornano sul tema del lungomare neretino.
“Bisogna che qualcuno insegni al consigliere Fedele – sottolineano – che quegli scarti, così come vuole la norma in materia di sicurezza sui cantieri, affinché non siano nocivi alle persone e alle cose (scogliera e ambito marino vincolati paesaggisticamente), dovrebbero trovarsi all’interno della recinzione di cantiere e non al di fuori e soprattutto in condizioni tali da non arrecare danni, come presumibilmente potrebbe succedere in seguito a una mareggiata, che li potrebbe portare direttamente sul fondo marino con inevitabili conseguenze per l’ambiente”.
“Si rimane inoltre ancora più sconcertati – tuona il gruppo coordinato da Antico e Maccagnano – per il fatto che alcune macerie dei realizzandi muretti in carparo, in seguito alla modesta mareggiata degli scorsi mesi, siano non solo al di fuori dell’area di cantiere, ma anche divelte sulla scogliera. E nessuno – aggiungono – si è preoccupato di farli rimuovere, nemmeno il sindaco, probabilmente perché troppo impegnato nel farsi i selfie in sella alla sua bicicletta”.
Frasca: “Centro storico da salvaguardare”
Nel frattempo il candidato sindaco Mino Frasca, in campo con una coalizione di civiche, punge Mellone sul centro storico, “dove è evidente – afferma – un forte contrasto tra la ricchezza della storia e l’incuria della bellezza”. La città e il suo nucleo, bomboniera di pregevole valore artistico, architettonico e culturale, va “rivitalizzata”, secondo Frasca.
“Dopo un periodo di rinascita favorito dagli stranieri che hanno investito nella nostra città, dai privati che hanno messo in campo le proprie risorse, dall’organizzazione di eventi di un certo spessore culturale che invitavano a Nardò gente da tutta la Puglia, creando così un turismo qualificato, ora, dopo 5 anni di amministrazione sbagliata, il nostro centro storico ha subìto una notevole dequalificazione, un’involuzione che si è nutrita di noncuranze e di usi impropri degli spazi, così come va deteriorandosi l’attrattiva turistica”, rileva Frasca, che parla della parte centrale della città come “un bene da salvaguardare”.
Il candidato sindaco rileva “un’assenza totale di promozione del nostro centro, dalla cura dell’ambiente al turismo, dalla rivalutazione degli spazi urbani alla crescita economica”. “Non sono stati capaci di fare evolvere tanta bellezza per assenza di progetti, per mancanza di senso dell’impresa, per deficienza di competenze e incapacità a capire cos’ è una città d’arte”, attacca Frasca. Ma le mancanze dell’amministrazione, a suo dire, sarebbero anche altre. “Non sono stati capaci di colmare un vuoto culturale che ci allontana sempre di più da tutte le altre città culturali d’Italia. Non hanno mai studiato un percorso di rivalutazione urbanistica ed economicamente vantaggiosa e sostenibile”. Inoltre, “non c’è stata una rivalutazione della zona storica con conseguente vivibilità per i cittadini dovuta ad una totale assenza dei servizi utili all’ampliamento dell’offerta ricettiva anche per i turisti”.
Ancora, secondo Frasca, Mellone e i suoi “non hanno mai pensato alla nostra città come una giusta cornice in cui far crescere il commercio di qualità, capace di portare tradizione, creatività e innovazione a piani più elevati, tali da rendere ancora più attraenti i nostri spazi urbani, magari aiutando le attività commerciali con l’esenzione dal pagamento delle tasse locali”. Insomma, da fare, secondo il candidato sindaco, c’è molto. Il clima della campagna elettorale – pur essendo le elezioni ancora lontane causa covid – è già molto caldo.