NARDÒ (lecce) – Nella giornata di domani, mercoledì 31 marzo, l’amministrazione comunale ricorderà Renata Fonte, a 37 anni esatti dall’omicidio.
Alle ore 9 il sindaco Pippi Mellone e il presidente del Consiglio comunale Andrea Giuranna depositeranno un mazzo di fiori sul monumento eretto in suo onore all’interno del cimitero comunale. Verrà osservato un momento di raccoglimento e di preghiera. Alla cerimonia di commemorazione sono state invitate le autorità civili, religiose e militari.
Renata Fonte era nata il 10 marzo 1951 e quest’anno avrebbe compiuto 70 anni. È stata assassinata il 31 marzo 1984, era assessore in carica alla Cultura e all’Istruzione. In tutta Italia è considerata una donna simbolo della lotta per la legalità e di impegno e passione civile e politica. Si oppose strenuamente alla lottizzazione cementizia di Porto Selvaggio. Un luogo magico, di una bellezza che abbaglia. Da mantenere così. Nel 2017 l’amministrazione comunale ha intitolato a Renata Fonte l’aula consiliare a Palazzo di Città.
“Oggi come ieri e forse più di ieri – dicono il sindaco Pippi Mellone e il presidente Andrea Giuranna – Renata è un patrimonio di valori che non bisogna disperdere. Il suo impegno politico e sociale, il suo sacrificio personale, il suo esempio di donna-baluardo a difesa del territorio, sono bussole dell’agire quotidiano per ognuno di noi. Con orgoglio onoriamo la sua memoria”.
Sempre domani, in serata, la fontana di piazza Diaz sarà illuminata con una luce rosa, il colore dell’ibiscus che Renata porta tra i capelli in una delle sue foto più celebri.