BARI – Sciopero con presidio a oltranza. I 42 letturisti di Gest si asterranno dal lavoro per chiedere l’internalizzazione del servizio di letturazione dei contatori Aqp. Una battaglia condotta da anni dai dipendenti, sostenuti da sempre dalla Filctem Cgil Puglia.
Pertanto, domani, mercoledì 24 marzo, si concentreranno davanti alla sede della Presidenza della Regione Puglia a partire dalle ore 9 con un presidio permanente: “Non ci muoveremo fino a quando il presidente della Regione Michele Emiliano non ci riceverà”, dice il coordinatore regionale dei letturisti Aqp per la Filctem Cgil, Franco Giancane.
A Bari si concentreranno i lavoratori da tutte le province. La Regione è l’azionista unico di Acquedotto Pugliese, l’unico soggetto quindi capace di decidere per l’internalizzazione del servizio. Il timore dei lavoratori è che, nel quadro pandemico in atto, “si possa compiere la beffa di pubblicare la gara d’appalto per il servizio di letturazione, invece che riportare all’interno della società pubblica (con risparmi per l’intera collettività) il servizio”, dicono.
“Da tempo, nei corridoi di via Cognetti”, afferma Franco Giancane, “si sussurra che è stato preparato il lavoro propedeutico all’internalizzazione del servizio, ma tutto è in standby in attesa che sia nominato il nuovo consiglio di amministrazione. Nel frattempo, Aqp ha iniziato ad attuare il progetto Smart Metering che prevede in 10 anni la sostituzione di tutti i vecchi contatori con smart meter e contestualmente sta predisponendo la gara per dare in appalto la letturazione dei vecchi contatori. Aziende, sindacato e lavoratori non possono seguire i tempi della politica, ma hanno bisogno di andare avanti”.
La Filctem-Cgil ha anche scritto al presidente della Regione, senza però ottenere risposta: “Continua a barricarsi dietro un silenzio tombale, come se le sorti di questi lavoratori e delle loro famiglie non lo riguardassero. Purtroppo non è così, Aqp è un’azienda di proprietà della Regione Puglia e nel momento in cui assegna un appalto con il 23% di ribasso o non fa rispettare l’articolo 22 del capitolato speciale d’appalto – per il quale l’azienda appaltatrice dovrebbe farsi carico di fornire il mezzo di trasposto ai lavoratori – di fatto crea i presupposti per il dumping salariale. Fa specie che tutto questo accada nella Regione guidata dal Presidente Emiliano, da sempre dichiaratosi paladino degli interessi dei lavoratori. Ci sfugge, poi, la ritrosia a procedere all’internalizzazione del servizio, che consentirebbe ad Aqp un risparmio, nel triennio di circa 1,5/2 milioni di euro”.