8 Marzo, parola agli uomini. E nel quartiere Stadio a Lecce installate tre panchine rosse

8 Marzo, parola agli uomini. E nel quartiere Stadio a Lecce installate tre panchine rosse

LECCE – “È il tempo di un cambio di cultura, è il tempo di superare la società patriarcale e sessista, è il tempo della vera parità di genere in famiglia, al lavoro, nelle istituzioni. È soprattutto il tempo che le battaglie fin qui sostenute dalle donne per rivendicare i propri diritti vengano sposate dagli uomini”.

Le segreterie territoriali di Lecce di Cgil, Cisl e Uil – con l’adesione dell’Udu – hanno incentrato le celebrazioni dell’8 marzo sulla presa di coscienza degli uomini e sulla loro responsabilizzazione. Così, stamattina, a Porta San Biagio, si è svolta la manifestazione “Il rispetto è il primo passo”. I presenti hanno indossato una mascherina rossa ed è intervenuto anche il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini.

“È giunto il momento, per l’universo maschile, di prendere coscienza che c’è un problema da affrontare: la violenza maschile contro le donne. Usiamo le parole di Ivan Pedretti, Piero Ragazzini e Carmelo Barbagallo segretari generali di Spi, Fnp e Uilp (le categorie dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil) per ribadire con chiarezza un concetto semplice: non si può fare finta di niente, “siamo noi uomini i violenti”, scrivono nell’appello #abbiamounproblema. Siamo d’accordo con loro: la violenza degli uomini sulle donne ha radici profonde e tante facce. Vive e si rigenera quotidianamente nelle azioni quotidiane: dalla scuola all’Università, dai luoghi di lavoro al rapporto di coppia, dai legami familiari agli stereotipi che invadono ogni campo sociale, dalla cultura alla tv che troppo spesso umilia e violenta il corpo delle donne”, affermano Fragassi, Chirizzi e Giannetto delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil.

“Gli uomini di Cgil, Cisl e Uil, praticano la parità di genere nelle loro segreterie e sui luoghi di lavoro da anni. Scendono in piazza a testa alta, cercando di sensibilizzare su un tema così importante e dirimente lavoratrici e lavoratori, imprenditrici e imprenditori, uomini e donne della politica, delle istituzioni. Conoscono bene, i sindacalisti del territorio, quale sia stato il ruolo della donna nell’emancipazione della società italiana e salentina in particolare. Nel Novecento, grazie al lavoro ed alle battaglie delle nostre nonne e delle nostre mamme, le donne hanno progressivamente smantellato una cultura che voleva sottometterla e confinarla al ruolo di angelo custode del focolare domestico. La Resistenza, le battaglie per il rispetto dei contratti nelle campagne, nei tabacchifici, nelle fabbriche, nei call center, nella pubblica amministrazione, nelle scuole”.

Quindi, proseguono: “Da sempre le donne hanno dovuto lottare per vedersi riconosciuti i propri diritti. E quando li hanno conquistati, in tutti i campi, la società si è evoluta a beneficio di tutti. Basti pensare alle battaglie per la modifica del diritto di famiglia negli anni Settanta, ad esempio, o le modifiche a norme sessiste del Codice Rocco, fino all’introduzione del reato di stalking e dell’aggravante del body shaming (la derisione pubblica del corpo, che sempre più spesso avviene sui social). Non sono state concessioni degli uomini, che pure le hanno sostenute, ma vere e proprie conquiste delle donne per lo sviluppo della democrazia. Per questo la manifestazione di lunedì non intende svilire la rivendicazione dei propri diritti da parte delle donne; tutt’altro: semmai mira a coinvolgere anche gli uomini. Che sono i primi a dover crescere culturalmente”.

A Copertino il Comitato locale contro la violenza sulle donne ha anticipato la Giornata accogliendo la sollecitazione via twitter della giornalista Milena Gabanelli e distribuendo oltre 600 mascherine di colore rosso, sabato 6, ad altrettanti cittadini, prevalentemente uomini. “Rosso come il colore simbolo della difesa della donne”, spiega il Comitato su facebook.

A Lecce tre panchine rosse sono state installate nel quartiere Stadio (nella foto di apertura) per iniziativa dell’associazione “Villeggiatura in panchina”. L’iniziativa è stata salutata questa mattina dall’intervento del sindaco Carlo Salvemini e delle assessore alle Politiche urbanistiche Rita Miglietta, alla Cultura Fabiana Cicirillo, al Welfare Silvia Miglietta. Le danzatrici Annarita Fiorentino e Alessia Scrimieri hanno realizzato una coreografia per inaugurare l’installazione delle sedute, che sono state posizionate in Piazzale Cuneo, in Via Pistoia e nei pressi della Chiesa San Giovanni Battista.

A Palmariggi, l’amministrazione guidata da Franco Zezza ha scelto di essere vicino alle donne che più di tutti in questo anno di pandemia sono state in prima linea, le professioniste della sanità. E lo ha fatto attraverso un omaggio floreale (foto in galleria).

“In questa Giornata dedicata alle Donne, si legge nel biglietto di accompagnamento – un ringraziamento va a tutte voi, medici, infermiere ed operatrici sanitarie della nostra Comunità, che ogni giorno lavorate per garantire e tutelare la salute dei cittadini e che da un anno a questa parte siete in prima linea nel fronteggiare, con dedizione e straordinario impegno una della più grandi sfide che ha coinvolto l’umanità intera e che ha messo a dura prova il sistema sanitario e assistenziale. Un omaggio floreale in segno di gratitudine. L’Amministrazione Comunale.”

I bouquet sono stati consegnati dal vice sindaco Gerardo Pellegrino e dall’assessora alle politiche sociali e pari opportunità Sonia Miggiano.

Immagine di apertura dalla pagina facebook del Comune di Lecce

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