LECCE – La questione dei trasporti è strettamente correlata allo sviluppo del territorio. Infrastrutture carenti e lacunose, come quelle che caratterizzano il Salento, scoraggiano gli investimenti.
Non bastano, da sole, le bellezze naturali a portare ricchezza e possibilità occupazionali. Occorre, infatti, una strategia di lungo periodo, che contempli il miglioramento delle tratte interne delle Ferrovie sud est, il collegamento efficiente con l’aeroporto, il completamento dei lavori sulla ss275.
I sindacati rilanciano sulle questioni aperte, augurando, al contempo, un buon lavoro al viceministro alle Infrastrutture Teresa Bellanova e auspicando una trattazione della questione in un’ottica complessiva e di sistema.
“Apprendiamo con soddisfazione della disponibilità del neo viceministro per le Infrastrutture, Teresa Bellanova, a sostenere il rilancio dello Scalo merci ferroviario di Surbo- affermano, infatti, in una nota Cgil, Cisl e Uil in relazione a una positiva risposta dell’esponente di Italia Viva, come riportato su Quotidiano, alle sollecitazioni di Confindustria a riattivare il terminal ormai da anni in disuso – Siamo certi che il suo vissuto sindacale e le sue indiscutibili competenze, con decenni di impegno in prima linea, potranno solo portare dei benefici al Salento, terra che da anni sconta ritardi cronici sul tema delle infrastrutture e dei trasporti”.
“I problemi da affrontare sul fronte dei trasporti e dei collegamenti nel Salento sono tanti e sempre più urgenti. Il momento storico è tuttavia propizio per una svolta, alla luce della mole di risorse che il Recovery Plan e non solo, porteranno sul territorio. La piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil, presentata nelle scorse settimane, prevede una serie di obiettivi specifici, che qui ricordiamo brevemente, pronti a discuterne in un apposito Tavolo”, rilanciano.
Ed ecco le priorità, secondo i segretari Fragassi (Cgil), Chirizzi (Cisl) e Giannetto (Uil): “È necessario attivare collegamenti veloci (le Frecce) potenziando dapprima quelli esistenti con Roma e Milano in orari consoni alle attività lavorative. Servono sì i collegamenti per Alta Velocità ed Alta Capacità, ma questi devono essere inseriti in un ‘sistema’ integrato che preveda il collegamento ferroviario dalla stazione di Lecce all’aeroporto di Brindisi. La rivitalizzazione della piattaforma logistica dello scalo di Surbo (anche attraverso il coinvolgimento dei privati), dicevamo, è cruciale: va connesso ai corridoi transeuropei ed ai porti principali di Taranto e Brindisi, anche sfruttando le opportunità offerte dalla Zona economica speciale (Zes)”.
E non è tutto: “Gli investimenti devono poi riguardare anche una nuova organizzazione interna dei trasporti: abbiamo bisogno di un’azienda regionale unica del trasporto, che favorisca l’intermodalità e l’integrazione ferro-gomma, specie per il trasporto di persone. A tal proposito, è quanto mai urgente lo sblocco dei lavori per la Statale 275, come pure l’adeguamento agli standard di sicurezza della rete ferroviaria delle Ferrovie Sud-Est, per farle diventare finalmente una vera e propria metropolitana di superficie”.
Ci sono, pertanto, asseriscono le tre sigle, “numerose decisioni importanti da prendere e in fretta, ma c’è bisogno di un piano di interventi strutturato e di un metodo che coinvolga maggiormente parti sociali e i territori interessati dalle opere. Da parte delle Segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle rispettive federazioni dei trasporti, c’è come sempre la massima disponibilità al dialogo e alla collaborazione, con l’auspicio – la conclusione della nota unitaria – che si possano sbloccare concretamente tutte le iniziative utili a far uscire il Salento dall’isolamento cui è condannato da anni”.