LECCE – Arrivano accompagnati da familiari o parenti, in loro un misto di trepidazione, attesa, timori, speranze. Le gambe spesso sono malferme, ma lo spirito è quello di chi ha combattuto diverse battaglie e di chi ne ha vissute tante, guerra compresa.
Sono gli ultraottantenni: per loro è iniziata oggi la vaccinazione anticovid in tutta la Puglia. Nella prima giornata nella ASL Lecce sono stati somministrati circa 1400 vaccini nei 12 punti vaccinali della provincia (13 se si considera che Gallipoli ha due sedi, Ospedale e Distretto).
“Siamo molto soddisfatti di questa giornata di esordio della campagna vaccinale per gli ultra 80enni. Abbiamo programmato, con i vaccini disponibili, 3 settimane con 120 prenotazioni al giorno, dal lunedì al sabato, in 12 punti vaccinali. Se dovessero esserci novità in termini di forniture cominceremo a coinvolgere anche altri siti di vaccinazione. Da mercoledì avvieremo le vaccinazioni nelle scuole ed entro il fine settimana anche le vaccinazioni delle forze dell’ordine. Oggi nella città capoluogo sono stati vaccinati 240 ultra 80enni, in tutta la provincia sono tra le 1300 e le 1400 persone vaccinate”, ha dichiarato il Direttore generale Rodolfo Rollo.
L’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco è stato a Lecce all’ambulatorio di via Miglietta dove ha assistito alle prime vaccinazioni. “Abbiamo iniziato davvero bene, con un’adesione altissima – ha dichiarato – i numeri che stiamo raccogliendo sono numeri importanti. Abbiamo avuto una forte adesione, abbiamo aperto le agende con un imbuto però, con un freno: noi potremmo vaccinare di più, ma i vaccini che abbiamo nei nostri frigoriferi sono questi, per cui abbiamo dovuto rallentare le vaccinazioni su base regionale”.
Man mano che arriveranno i vaccini, ha chiarito Lopalco, le prenotazioni potranno essere rimodulate. “Quelli a disposizione sono ancora purtroppo pochi, speriamo che nelle prossime settimane si possa aumentare il flusso. Molti anziani hanno ricevuto la prenotazione a distanza di diverse settimane, il messaggio che vogliamo dare è che man mano che arriveranno i vaccini noi rifaremo le prenotazioni, le ristruttureremo, quindi se una persona ha avuto una prenotazione per fine marzo c’è una buona probabilità che nel frattempo – se dovessimo ricevere nuovi lotti – queste vaccinazioni siano anticipate”.
Quella di oggi rimane, pur con tutte le criticità, i ritardi, una comunicazione talvolta confusa sull’efficacia dei vaccini – da imputare in parte anche alla straordinarietà della situazione – una giornata importante.
“Rappresenta il vero inizio della vaccinazione di massa che coinvolge gli anziani, coloro che in questa pandemia hanno pagato il prezzo più alto in termini di decessi e di casi gravi. A un anno dall’individuazione del primo caso, oggi è una giornata storica: vogliamo rassicurare i cittadini, dicendo loro di avere fiducia. Man mano che i vaccini saranno disponibili coinvolgeremo un numero sempre maggiore di persone”, ha confermato il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Alberto Fedele.