Ospedale di Galatina, la denuncia di Fp-Cgil: “Personale sotto stress nel reparto covid, situazione rischiosa”

Ospedale di Galatina, la denuncia di Fp-Cgil: “Personale sotto stress nel reparto covid, situazione rischiosa”

LECCE – “Personale sotto stress nel reparto Covid di Galatina“: la denuncia viene da Fp Cgil che parla apertamente di “situazione rischiosa”.

L’Unità operativa complessa (Uoc) di Malattie Infettive dell’ospedale Santa Caterina Novella “è in difficoltà per le gravi carenze della pianta organica”, lamenta l’organizzazione sindacale.

Che oggi ha pertanto, nuovamente, scritto alla Asl ed al prefetto di Lecce, sollecitando assunzioni e stabilizzazione. La richiesta è chiara: potenziare la pianta organica per garantire una turnazione adeguata agli standard. “Servono medici ma non solo: sostituire 5 infermieri (2 assegnati ad altro reparto, 2 in malattia prolungata e 1 in pensione); assumere altri 5 infermieri (1 per turno); assumere altri 3 Oss; stabilizzare i 5 Oss il cui contratto scade il 19 marzo. A conti fatti, escludendo il fabbisogno di medici, mancano all’appello: 13 unità da assumere e 5 da stabilizzare”, afferma Fp Cgil.

Nel Padiglione “De Maria” del nosocomio galatinese, dove è dislocata l’Uoc, fa sapere il sindacato, “si contano appena 5 medici, 32 infermieri turnisti (di cui 8 godono dei benefici della Legge 104), 1 unità di personale ausiliario, 11 Operatori socio-sanitari (di cui 5 in scadenza di contratto al prossimo 19 marzo, data entro cui sono “costretti” a godere di ferie maturate e riposi compensativi). Ciò significa che operano su ogni turno un solo medico, 4/5 infermieri ed 1 o 2 Oss per 25 pazienti”.

Floriano Polimeno

Una situazione definita dal segretario provinciale Fp Cgil Floriano Polimeno “insostenibile”, anche perché, sottolinea, “oltre un terzo dei pazienti ricoverati ha necessità di assistenza continua a causa di grave insufficienza respiratoria”. Pertanto, “ogni infermiere deve operare sulle due ali del reparto, gestire le corsie, curare il trasporto di materiale e di degenti e badare contemporaneamente a 6 pazienti ciascuno, pazienti che possono essere considerati da terapia sub intensiva per le sintomatologie respiratorie. Situazione ancor più complicata se poi la Asl tarda a sostituire le 5 unità infermieristiche assenti da tempo (2 assegnate ad altro reparto, 2 in malattia prolungata e 1 pensionamento) o, peggio ancora, revoca il 22 febbraio (oggi) l’assegnazione temporanea di alcuni Oss alla Uoc decisi solo venerdì 19 febbraio”.

Non è la prima volta che la Fp Cgil denuncia questa situazione. Il 5 gennaio scorso, dopo due mesi di solleciti alla Asl, l’organizzazione sindacale ha scritto anche al prefetto, Maria Rosa Trio, denunciando, oltre alla carenza del personale, anche “l’assenza di una squadra deputata alla sanificazione degli ambienti”. Dopo l’intervento del prefetto “sono comparse le squadre di sanificazione, ma non medici e personale sanitario”, evidenzia il sindacato. “Il sacrificio di questi lavoratori – mandati allo sbaraglio con turni massacranti in spregio ad ogni norma di legge, specie in caso di assistenza di pazienti affetti da Covid-19 – consente alla Asl di fregiarsi della gestione della pandemia. In realtà, senza il potenziamento dell’organico sono a rischio degenti e lavoratori: la Fp Cgil Lecce tutelerà in tutte le sedi il personale per i danni che potranno derivare dal perdurare di tale situazione”, conclude Polimeno.

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