PUGLIA – “Con questo virus scordiamoci l’immunità di gregge“: l’affermazione è del prof. Pierluigi Lopalco, epidemiologo nonché assessore alla Sanità della Regione Puglia. La sua osservazione muove da uno studio da poco pubblicato su Lancet riguardante la città brasiliana di Manaus, duramente colpita dalla seconda ondata dopo che già la prima era stata cruenta.
“Per riassumere – afferma – questa seconda ondata sarebbe legata ad un mix di fattori, fra cui la possibile discesa dell’immunità diversi mesi dopo la prima infezione combinata con l’emergenza di nuove varianti”.
“Questa osservazione – asserisce gravemente – è particolarmente preoccupante perché, attenzione, i numeri nel grafico non sono tamponi positivi, ma sono casi gravi e morti. Attenti ai mutanti, quindi e scordiamoci la possibilità con questo virus di stabilire l’immunità di gregge”. Una dichiarazione tranchant dalla portata generale, che non vale solo per Manaus.
In altre parole, secondo lo scienziato ed esponente della Giunta Emiliano, “quello che può fare la scienza in questo momento è monitorare attentamente la situazione e verificare se l’emergenza di nuove varianti può inficiare test o vaccinazioni. Per il resto, la possibilità per il virus, mutanti o non mutanti, di circolare è unicamente legata al rispetto delle regole. In pieno inverno, o siamo disposti a rinunciare alla socialità o dobbiamo accettare una nuova ondata. Tertium non datur”.
Peccato che gli operatori economici siano di ben diverso avviso. E chiedono che si possa tornare in attività, pur con tutti i limiti del caso. Anche perché i ristori non possono essere innalzati al rango di misura sistemica, essendo essi pensati come provvedimento emergenziale.
E un sostenitore della necessità di ridare respiro agli esercizi, come ristoranti e bar, ma anche palestre e centri culturali, è il sindaco di Nardò Pippi Mellone. Che affida ai social una riflessione: “Penso che sia giunto il momento di permettere a ristoranti, bar, palestre, cinema, teatri e musei, chiusi da troppo tempo, di ripartire, almeno in zone a basso tasso di contagio. Il tutto ovviamente nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza. Questi settori sono ormai allo stremo e migliaia di piccoli imprenditori e di lavoratori sono in difficoltà, mentre troppe persone hanno perso il piacere di vivere l’esperienza di una cena fuori, la gioia di un evento culturale, la bellezza di fare attività fisica, con grave danno per il benessere di tutti. Questo senza voler in nessun modo minimizzare una situazione complicata ma nella consapevolezza di dover trovare un giusto equilibrio. Spero che il nuovo Governo faccia qualcosa in questo senso”.
Intanto, questi sono i numeri di oggi, come da consueto bollettino quotidiano regionale, i cui dettagli sono consultabili a questo link: su 8751 test registrati per rilevare l’infezione da Covid-19 sono stati individuati 765 casi positivi: 332 in provincia di Bari, 28 in provincia di Brindisi, 52 nella provincia BAT, 132 in provincia di Foggia, 75 in provincia di Lecce, 149 in provincia di Taranto, 1 caso di residenza non nota. 4 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti. Sono stati registrati ancora 8 decessi: 1 in provincia di Bari, 5 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Taranto. Sono 74.425 sono i pazienti guariti, in aumento rispetto al dato di ieri (73.859).