LECCE – Una discussione tra cugini per faccende di tipo sentimentale, i messaggi, l’incontro-scontro in piazza Libertini, poi la richiesta di chiarimento e l’incredibile epilogo: uno ha sparato all’altro. Una escalation di tensioni tra i due culminata in un tentato omicidio.
Un 55enne leccese, Silvio Allegro, è stato così arrestato nella giornata di ieri e condotto alla sua abitazione in regime di arresti domiciliari. Il cugino, F. C., 42enne, sarebbe scampato alla morte per un caso fortuito. È stato proprio lui, ieri, alle 13, a presentarsi agli uffici della Questura, in evidente stato di agitazione, per raccontare che il cugino gli aveva sparato, qualche minuto prima, per questioni legate a rapporti sentimentali con una terza persona, una 44enne di origini brasiliane.
I successivi accertamenti eseguiti da parte degli investigatori della Squadra mobile hanno permesso di appurare che già nel corso della mattinata, verso le ore 08:30, era intervenuta una volante della Polizia di Stato per una lite che vedeva coinvolti i due cugini e la donna. Il diverbio tra i due congiunti è continuato tramite messaggi telefonici e telefonate fino allo scontro, verso le ore 12.30, nei pressi del bar in piazza Libertini, dove sono venuti alle mani.
La discussione tra i due litiganti sarebbe proseguita fino all’invito, da parte del 55enne al cugino, per un presunto chiarimento presso la sua abitazione. All’arrivo del malcapitato, però, Allegro lo avrebbe atteso in strada impugnando un revolver; quindi, a quel punto, avrebbe fatto fuoco in direzione del conducente dell’auto. Il proiettile ha colpito il parabrezza, lato guida, andandosi a conficcare nel cruscotto. La tragedia è stata evitata per un soffio.
Preso atto di quanto denunciato dalla presunta vittima del tentato omicidio, i poliziotti della Squadra Mobile hanno convocato il cugino nei propri uffici. Questi, presentatosi poco dopo, a quanto pare consapevole della gravità dell’atto commesso, ha rivelato il luogo dove aveva occultato il revolver, marca Renato Gamba Gardone V.T. modello Trident 38 special, con matricola abrasa, perfettamente funzionante, illegalmente detenuto. Nel corso della perquisizione è stata rinvenuta anche una pistola scacciacani artatamente modificata, a quanto riscontrato, al fine di aumentarne la potenzialità offensiva.
Entrambe le armi sono state sequestrate, Allegro è stato arrestato e, su disposizione del P.M., accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.