Sclerosi tuberosa, il cammino di Brusamento ha fatto tappa a Porto Cesareo

Sclerosi tuberosa, il cammino di Brusamento ha fatto tappa a Porto Cesareo

PORTO CESAREO (Lecce) – Ha fatto tappa oggi a Porto Cesareo il cammino di Elio Brusamento, alpino che gira a piedi l’Italia dal 25 aprile del 2019, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia genetica rara e complessa, la sclerosi tuberosa.

Tale patologia porta alla formazione di tumori benigni multipli a carico di diversi organi, la cui funzionalità può risultarne compromessa, e presenta una estrema variabilità nelle manifestazioni cliniche che possono essere anche di tipo neurologico.

Brusamento ne parla avendola vista da vicino – la malattia ha colpito il figlio di un amico – e avendo dunque constatato quanto le famiglie colpite attraversino grandi difficoltà.

“Si tratta di genitori che hanno molto coraggio”, ha detto stamane a Palazzo di città, dove è stato accolto. Le maggiori problematiche, ha evidenziato, incombono sui genitori anziani. Brusamento ha pure sollevato il problema dei molteplici controlli che si fanno per arrivare alla diagnosi: “Si tratta di visite molto complesse, che le famiglie agiate possono permettersi”. Le altre un po’ meno, anche se gli approfondimenti clinici sono necessari.

Senza contare le ricadute sociali, per le famiglie e per chi ne soffre. Per Brusamento, girare per l’Italia e fare network intorno a questa malattia, è diventata una importante ragione di vita, nonché un impegno a fianco di Ast, Associazione sclerosi tuberosa, punto di riferimento per le famiglie che sperimentano questa condizione.

Ma il cammino è anche una straordinaria occasione di conoscenza di luoghi e persone, pur in tempo sospeso come quello attuale. “Terra straordinaria e fiammeggiante”, così ha definito la Puglia al cospetto della sindaca di Porto Cesareo Silvia Tarantino che lo ha accolto insieme alla sua squadra. Ha poi riferito di averne sempre sentito “meraviglia a partire dai suoi vini passando per le sue bellezze fino al calore della sua gente”.

Per lui una calda accoglienza nella marina jonica, con un tetto e dei pasti caldi, prima di ripartire. il viaggio di Elio si concluderà a Udine, da dove tutto è cominciato, nella primavera di quest’anno.

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