All’apertura della seduta di lunedì 11 gennaio il titolo di Twitter ha perso rispettivamente il 3,2 percento del suo valore rispetto alla chiusura del giorno precedente. Il crollo è stato attribuito alle politiche di esclusione adottate nei giorni scorsi nei confronti del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Le perdite azionarie sono state in parte recuperate già a partire dai minuti seguenti all’apertura delle contrattazioni, ma il titolo continua a oscillare in territorio particolarmente negativo.
L’azione di ban è stata giustificata dalla paura che nuovi messaggi diffusi dal Presidente potessero istigare alla violenza i suoi sostenitori più estremi, ma non è stata accolta da tutti con particolare favore.
I dubbi sulle decisioni prese dal social, maturato nel corso del weekend, potrebbero aver generato incertezza anche negli investitori. Attualmente il social è in rosso: -6,45% .