LECCE – Faber indimenticabile: la sua voce risuonerà in piazza sant’Oronzo a Lecce domani, 11 gennaio, anniversario della sua scomparsa, prendendo per un giorno, meritatamente, il posto del grande tenore leccese Tito Schipa. Cantautore italiano tra i più grandi, De Andrè, e grandissimo sognatore. Sue alcune pietre miliari della storia musicale italiana.
Capolavori che raccontano, con uno strano mix tra crudo realismo, virtuosismo linguistico e poesia, storie di prostitute e gente che vive ai margini, frammenti di vicende tragiche del Paese, di amore, passione, dolore e ipocrisia.
“Tu la cercherai tu la invocherai/ Più d’una notte/ Ti alzerai disfatto/ rimandando tutto/ Al ventisette/ Quando incasserai/ delapiderai/ Mezza pensione/ Diecimila lire per sentirti dire/ “Micio bello e bamboccione“”, cantava ne La città vecchia, da ascoltare rigorosamente nella versione non censurata.
Così, per omaggiarne la memoria e su proposta del gruppo di Lecce Città Pubblica, saranno trasmessi domani alle ore 12 dagli altoparlanti di Piazza Sant’Oronzo su Palazzo Carafa, cinque tra le più note canzoni del cantautore genovese.
In particolare, saranno suonati i brani Bocca di rosa, Preghiera in gennaio, Nella mia ora di libertà, Don Raffaè, Amore che vieni amore che vai.
“A ventidue anni dalla sua morte Fabrizio De André continua a dialogare attraverso i suoi testi con ciascuno di noi, invitandoci ad essere rivoluzionari nella pratica della fratellanza, della pietà, dell’umanità, oltre le illusioni della società dei consumi – dichiara l’assessore allo Spettacolo Paolo Foresio – ringrazio Lecce città pubblica e in particolare il capogruppo Pierpaolo Patti per aver suggerito all’amministrazione questo momento di ricordo nei confronti di un cantautore e poeta che continua a ispirare anche i più giovani”.
Immagine dal web