NARDÒ (Lecce) – La mareggiata di questa notte ha provocato danni anche nelle marine di Nardò, precisamente su quel lungomare sconvolto dall’ondata di maltempo del novembre 2019 e oggetto poi di restyling e investimenti.
Il cantiere è stato inaugurato la scorsa primavera e, in quell’occasione, il sindaco Pippi Mellone ha parlato di “un salto di qualità per le nostre marine dal punto di vista urbanistico e della vivibilità”. Snocciolate anche le cifre: 2,1 milioni di euro il costo dell’opera, 190 giorni per realizzarla.
“La spesa finale di circa 2 milioni 141 mila euro – si è specificato – sarà finanziata con un mutuo erogato dall’Istituto per il Credito Sportivo. Due anni fa, infatti, l’amministrazione comunale ha candidato questo progetto all’avviso pubblico per il finanziamento di piste ciclabili “Sulla buona strada – Comuni in pista” (frutto di un accordo tra Anci, Federazione Ciclistica Italiana e Istituto per il Credito Sportivo), ammesso a finanziamento per 2 milioni e 990 mila euro, da restituire tramite un vantaggioso mutuo a tasso zero per i primi quindici anni e a tasso agevolato per i restanti dieci”. Insomma, “l’epidemia non ferma la città”, la dichiarazione resa nell’occasione. Scopo finale, come dichiarato dal sindaco in occasione dell’avvio dei lavori, quello di trasformare il lungomare “in uno dei più belli della Puglia”.
Stanotte, però, si sono avuti nuovi danni e, dai banchi dell’opposizione a Palazzo Personé, si è fatto sentire Lorenzo Siciliano (Pd).
“Tra le motivazioni che hanno portato il Comune di Nardò, su indicazione del Sindaco Mellone e della sua Giunta, a richiedere un mutuo di 3 milioni di euro che pagheremo per i prossimi vent’anni, c’era “l’insicurezza del lungomare esistente, abbattuto dalla mareggiata dello scorso anno”. Logica vuole che il nuovo, di lungomare, fosse realizzato con criterio e materiali più resistenti. Stanotte, invece, è bastata una mareggiata (neppure lontanamente paragonabile a quelle più violente che si verificano, ormai, ogni anno) per buttare giù parte del muretto di neo realizzazione”, evidenzia l’esponente dem.
“Competenza, organizzazione, visione sul futuro, rispetto e oculatezza nell’utilizzo dei soldi pubblici restano, ancora una volta, miraggi da deserto“, la sua polemica conclusione.
Immagine tratta dal post di Lorenzo Siciliano