Secondo il Vangelo fu la stella che annunciò ai Re Magi la nascita del Redentore, guidandoli poi alla capanna con il Bambino. La Stella di Betlemme, appunto.
Secondo l’astronomia, invece, si tratta della congiunzione tra Giove e Saturno. I due giganti del sistema solare si troveranno allineati rispetto a chi li guarda dalla Terra e sembrerà di ammirare un unico, luminoso astro: bisogna risalire indietro, sembra, di 800 anni per trovare un evento del genere visibile addirittura a occhio nudo.
Secondo l’astrologia – che non è una scienza – la congiunzione rappresenterebbe la porta di ingresso verso una nuova era, nel segno dell’Acquario, segnata dal predominio dell’elemento Aria, che, per definizione, non ha confini. Dunque l’umanità sarebbe pronta a sperimentare vicinanze, legami, connessioni finora inesplorate.
Che si voglia mantenere un approccio scientifico o che ci si voglia avventurare, invece, su terreni meno accademici, rimane la singolarità del fatto. E, nell’approssimarsi di un Natale difficile, a conclusione di un anno che ha seminato malattia, dolore e crisi economica, nulla e nessuno impediscono di leggerci un significato positivo, di speranza.
In ogni caso, al tramonto, sperando che il cielo sia libero da interferenze, tra le 17 e le 19, con il naso all’insù e a occhio nudo si potrà notare la luce di quello che apparirà come un unico corpo astrale. Con il binocolo, invece, si dovrebbero notare i due pianeti distinti ma allineati.
Occorre volgere lo sguardo verso ovest. Oggi il fenomeno apparirà al culmine ma, in realtà, è già in atto e visibile per tutto il mese di dicembre. Uno spettacolo da non perdere.